Questionario ai genitori - Riflessione


Una riflessione sul ruolo dei genitori nella didattica a distanza.

 

La scuola, ente educativo, può funzionare solo con la collaborazione dell’altro ente educativo, la famiglia. Ci deve essere collaborazione e rispetto dei ruoli.

Rientra nei compiti del genitore informarsi sulle video lezioni, confrontarsi e discutere su quanto fatto a lezione, verificare che i compiti per casa vengano svolti.

 

Occorre però ricordare che tutte le attività a distanza sono rivolte solo agli studenti.

I compiti, gli esercizi, devono essere fatti dagli studenti, non dai genitori, e neppure da parenti o amici. Se un ragazzo non è in grado di arrangiarsi, va aiutato a diventare autonomo, ma nessuno può lavorare al posto suo.

I comportamenti opportunistici non permettono, prima di tutto agli stessi ragazzi, di raggiungere l’obiettivo dello dell’istruzione, che è quello di imparare, non di avere un buon voto.

Tecnicamente si chiama “cheating”, tradotto è imbrogliare.

Ragazzi che erano in grossa difficoltà nella lezione in presenza consegnano compiti perfetti, che neppure il più bravo dei loro compagni è in grado di fare. Cosa hanno ottenuto? Il loro male prima di tutto. Magari hanno un buon voto, però hanno ingannato sé stessi e i docenti, non hanno imparato nulla.

 

Chiedo pertanto ai genitori di aiutare i propri figli ad essere onesti e corretti anche nella didattica a distanza, così come sempre raccomandano loro di esserlo in classe, quando vanno a scuola. Anche questa sarà per i ragazzi  un’occasione di crescita importante. 

Il dirigente scolastico

 

Didattica a distanza - il parere dei genitori

 

Tra giovedì 2 aprile e domanica 5 aprile sono state raccolte 343 risposte dei genitori al questionario proposto dalla scuola con il contributo del Comitato genitori, circa un terzo di tutti gli studenti che sono 950. Non sono contributi da parte dei genitori di 2 classi.

 

Lo  strumento maggiormente usato per la didattica a distanza è il PC (67,4%), seguito da smartphone (27,6%) e da tablet (solo 5,0%). La connessione è di tipo Flat (il normale WiFi) per 284 famiglie, 38 utilizzano lo smartphone, solo 20 connessioni a consumo. Tra coloro che hanno risposto, 4 genitori rilevano problemi di hardware (la scuola mette a disposizione in comodato d’uso i propri pc, su richiesta), 24 carenza di connessione.

 

L’82,8% dei genitori conferma che il numero settimanale di ore di lezione è nell’intervallo previsto dalla scuola (15-20 ore). Il carico di studio a casa è in gran parte compreso tra 5 e 15 ore settimanali (70,6%), con una media di 9 ore e 53 minuti, rispetto alle 10 ore consigliate dalla scuola.

Tra le criticità di questo periodo spicca nettamente la mancanza di contatto con i compagni, che è un problema per metà degli studenti (49,6%).

 

L’eccessivo carico di lavoro è molto critico per il 11,7%  delle famiglie e parzialmente critico per il 27,4%.

Altre criticità (mancanza di supporto dai docenti, mancanza di indicazioni, lavoro a casa non ben distribuito) incidono in maniera rilevante solo tra il 5,0% e il 5,8% degli studenti.

 

In allegato i grafici relativi a tutte le risposte giunte

grafici.pdf

Ultima revisione il 24-09-2020